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medici ospedalita privata in stato di agitazione

PIETRO-OTTOMANO-PRESIDENTE-CIMOP-696x392Diventa sempre più difficile svolgere il proprio lavoro nel comparto dell'Ospedalità Privata Accreditata. Giorno dopo giorno si succedono ridimensionamenti, controlli, aggiornamenti ed aggiunte alle leggi, sempre in senso solo ed esclusivamente riduttivo, che non fanno altro che diminuire e peggiorare l'assistenza da una parte e rendere particolarmente difficile espletare serenamente il nostro compito secondo scienza e coscienza dall'altra. L'ultima situazione di grave allarme nella nostra Regione consiste nella dichiarazione dell'AIOP Campania dello stato di crisi di tutto il comparto a seguito della pubblicazione del DCA89 del 2016 giudicato vessatorio ed inadeguato e nella conseguente volontà delle case di cura di non sottoscrivere - i decreti commissariali sia per la parte normativa che per la parte economico finanziaria-. La non sottoscrizione dei contratti di struttura, per effetto del citato DCA89 comporterà a far data dal 1 ottobre 2016 la cessazione da parte delle AASSLL della remunerazione delle prestazioni sanitarie e la sospensione provvisoria del rapporto di accreditamento fino alla rimozione della condizione sospensiva. Questa segreteria ha immediatamente convocato l'Esecutivo per valutare la delicata situazione. L'Esecutivo dopo ampia e approfondita discussione e dopo aver contattato tutti i componenti gli Organi Direttivi della Sezione, osserva come in questa Regione politica e gestione della sanità accreditata vengano condotte senza alcun riguardo alla soddisfazione della richiesta di assistenza e cura e senza alcuna salvaguardia dei posti di lavoro del comparto che sono in continua diminuzione e perenne sofferenza. Per questi motivi i medici dell'Ospedalità Privata accreditata si uniscono alle altre sigle sindacali nel dichiarare lo stato di agitazione della categoria e nel chiedere al Presidente della Giunta Regionale la convocazione di un tavolo permanente di crisi tra sindacati, associazioni datoriali e Regione. E' appena il caso di rimarcare che le succitate tematiche, se non affrontate con urgenza, comporteranno ulteriori gravi conseguenze occupazionali. Nel Settore Ospedaliero Privato Accreditato, infatti, ogni “sofferenza” del bilancio aziendale si traduce inevitabilmente nell’interruzione di servizi essenziali per i cittadini/utenti, e per i lavoratori nella sopportazione di ammortizzatori sociali – nella migliore delle ipotesi - o nel subire l’avvio di procedure di licenziamento collettivo. Tali meccanismi si svolgono in modo molto diverso di quanto avviene per i lavoratori del settore pubblico, dove il ridimensionamento o la chiusura di una struttura produce (al massimo) il mutamento del luogo di lavoro. Mentre il primo di Ottobre si avvicina sempre più ad oggi non si ha notizia di alcun inizio di dialogo o trattativa da nessuna delle parti in causa. Speriamo e preghiamo che San Gennaro possa intervenire Lui in nostro favore.

Napoli lì, 19 settembre 2016

Pietro Ottomano segretario regionale

 

 

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